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“Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura”. Così ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante il suo intervento ai Musei Capitolini.

Una bella sfida da cogliere ma con la consapevolezza che i capitali da difendere sono tre e non due: la sicurezza è il presupposto per il mantenimento delle relazioni sociali (capitale sociale), la cura del nostro patrimonio storico artistico e culturale è il presupposto per la sua valorizzazione e fruizione (capitale culturale), ma gli investimenti nella crescita delle nostre più giovani generazioni sono il presupposto per la tutela del capitale umano.

Proprio ieri, nell’Aula Magna della LUISS sì è dibattuto della possibilità di unire in un unico percorso la valorizzazione del capitale umano e di quello culturale.

Presentato dunque lo schema di un percorso di alternanza scuola-lavoro che può accompagnare i ragazzi nel mondo dell’economia della cultura, che ruota attorno al nostro patrimonio culturale, pubblico e privato.

Il progetto vuole promuovere un più stretto contatto tra i giovani da coinvolgere nei percorsi di alternanza e il patrimonio storico, artistico e culturale italiano, aprendo le porte non solo delle dimore, ma anche una finestra sui futuri bacini occupazionali legati al turismo responsabile, al turismo esperienziale, alla tutela/fruizione del patrimonio storico, artistico e culturale italiano, alla riscoperta di antichi mestieri e di nuove professionalità legate al progresso digitale.

Gli obiettivi specifici sono:

  1. affermare la centralità della scuola e della cittadinanza attiva nella lotta al divario generazionale;
  2. sensibilizzare i giovani studenti sull’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale come via per creare opportunità di sviluppo e occupazione;
  3. contribuire, mediante il percorso di alternanza, alla riscoperta dei cosiddetti “lavori dimenticati” di alto artigianato, giardinaggio e coltivazione e alla scoperta dei “lavori sconosciuti” alle frontiere digitali e multimediali.

Un punto di partenza certo, al quale ora dovranno seguire i doverosi approfondimenti, nella consapevolezza che senza questo terzo pilastro il ponte che Renzi vuole tendere per uscire da una crisi ora anche culturale, rischia di essere troppo fragile, e, nel lungo periodo, forse inutile.

P.S. E non mi si dica che l’euro per i giovani è quello di Garanzia Giovani

Per maggiori informazioni vedi: Il futuro dei giovani nella tutela del patrimonio storico privato. Progetto alternanza scuola-lavoro